Caro Lettore,
gran bel debutto quello di ieri sera de “La mamma, l’angelo e la ciambella”. Pubblico attento. Occasione eccellente per coltivare forme e modi di comunicazione e di condivisione. Basterebbe poco, alla fine, per soggiornare beatamente in culture anche lontane. Abbiamo dato vita a strumenti straordinari di attraversamento: la cucina, la parola, la musica. Metti in scena un poliedrico narratore strumentista che sappia guidarti attraverso le invenzioni culinarie caratteristiche di un particolare momento storico della propria cultura d’origine e/o d’appartenenza e con parole e con musica (e con pietanze cucinate per l’occasione) t’inviti a coltivare curiosità, dialogo e benessere. Non serve altro: il gioco è fatto… E staremmo assai bene un po’ con tutti consapevoli delle tante qualità umane che condividiamo al di là di qualsiasi provenienza geografica e culturale.
Io, ad esempio, ad una lasagna con pane azzimo condita con verdure e ragù di soia (gli “scacchi” della foto) non avrei mai pensato in termini favorevoli prima di ieri sera… eppure… a sentirsela fra i denti… è tutta un’altra storia!
Per la galleria fotografica t’invito a sfogliare l’album: “La mamma, l’angelo e la ciambella”. Prossima replica il 26 gennaio presso il Teatro di Collesalvetti (LI).
gran bel debutto quello di ieri sera de “La mamma, l’angelo e la ciambella”. Pubblico attento. Occasione eccellente per coltivare forme e modi di comunicazione e di condivisione. Basterebbe poco, alla fine, per soggiornare beatamente in culture anche lontane. Abbiamo dato vita a strumenti straordinari di attraversamento: la cucina, la parola, la musica. Metti in scena un poliedrico narratore strumentista che sappia guidarti attraverso le invenzioni culinarie caratteristiche di un particolare momento storico della propria cultura d’origine e/o d’appartenenza e con parole e con musica (e con pietanze cucinate per l’occasione) t’inviti a coltivare curiosità, dialogo e benessere. Non serve altro: il gioco è fatto… E staremmo assai bene un po’ con tutti consapevoli delle tante qualità umane che condividiamo al di là di qualsiasi provenienza geografica e culturale.
Io, ad esempio, ad una lasagna con pane azzimo condita con verdure e ragù di soia (gli “scacchi” della foto) non avrei mai pensato in termini favorevoli prima di ieri sera… eppure… a sentirsela fra i denti… è tutta un’altra storia!
Per la galleria fotografica t’invito a sfogliare l’album: “La mamma, l’angelo e la ciambella”. Prossima replica il 26 gennaio presso il Teatro di Collesalvetti (LI).