martedì 24 aprile 2012

Festeggia: è la Liberazione!

Caro Lettore,
domani festeggia! Dovunque tu sia, qualunque cosa tu abbia in mente di fare, ad un certo momento fermati e ricorda. E poi festeggia. Stappa un buon vino, tendi le braccia a chi vuoi bene e festeggia il 25 aprile, la festa di tutti gli anni che siamo riusciti a vivere in paese democratico, in un paese libero fiorito sulle radici di una grande Costituzione, in un terreno che la Resistenza ha profumato di Riscatto!
Io sarò a festeggiare a Bastia Umbra, presso il Centro sociale del Villaggio XXV Aprile, ricordando, nel mio piccolo contributo all’impegno dei miei padri, il sacrificio dei sette fratelli Cervi come narrato da Alcide Cervi in I miei sette figli. L’ingresso all’evento è gratuito. L’appuntamento è alle 17 con l’intervento di Giovanni Simoncelli, segretario provinciale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) cui farà seguito, alle 17:30, il mio omaggio ai fratelli Cervi in compagnia di Luca Baldini.
La manifestazione, inserita in un più ampio cartellone di eventi dedicati al ricordo della Festa di Liberazione dal nazifascismo, è a cura di tutti i partiti del centro sinistra di Bastia.
Attendendoti all’evento, si non in carne almeno col cuore, ti saluto non citando direttamente Alcide, delle cui parole ci sazieremo domani, ma Piero Calamandrei così come nell’introduzione alle memorie pubblicate da Einaudi:

«Salute, Alcide Cervi! I nipoti sono già uomini: il vuoto di una generazione è colmato. Sui rami troncati dal vecchio ceppo spuntan le foglie nuove.
In gamba, nonno Cide, per altri cento anni ancora! Con uomini come te il mondo si salva: con uomini come te un mondo nuovo si crea. Non bisogna piangere i tuoi figliuoli: felici loro che hanno lavorato fino all’ultimo istante per creare un mondo migliore.
Italiani della Resistenza! Onoriamo, ma non compiangiamo il padre di questi figli. Se qualcuno si deve compiangere, compiangiamo i padri dei loro fucilatori».