Caro Lettore,
in contatto con il Dott. Ruggero Marp sono riuscito ad avere l’esclusiva per la pubblicazione di un'anticipazione degli studi in merito alla conclusione e risoluzione del “Problema MARP”. Cos’è il “Problema MARP”? Una strano fenomeno che ha cominciato a presentarsi dallo switch off dall’analogico al digitale terrestre e che sembra unire marciapiedi, prati, fiumi e televisori in un incredibile, quanto irreversibile, meccanismo dirompente.
Inutile tuttavia dirti di più. Per la tua curiosità questo è l’incipit dell’articolo appena pubblicato su Sottoidiciotto (www.arezzonotizie.it). Le immagini sono originali e, purtroppo, vere…
Mondo scientifico in fermento! La scoperta è di quelle che fanno notizia: risolto il cosiddetto “Problema MARP”.
Il CERSS (Centro Ricerche Sorprendenti e Straordinarie) rende noto, in data odierna, che lo scienziato e camminatore di molte miglia Ruggero Marp, primo ad evidenziare lo strano fenomeno - tanto da prestargli il proprio nome -, ha scritto la parola ‘fine’ al quesito che da molti mesi avvolge cittadini e amministrazioni locali italiane: il “Problema MARP”, per l’appunto.
Veniamo all’antefatto. È ormai quasi passato un anno da quando Ruggero Marp, camminando in cerca d’idee ai bordi di un marciapiede di periferia, notò le prime strane crepe sull’asfalto. “Sono in periferia - pensò -, non c’è da meravigliarsene” e passò oltre. Credeva che quelle crepe fossero da addebitarsi ad incuria aggiunta a quella bella dose di usura grazie all’abuso spropositato di materiali scadenti da parte di amministrazioni colluse con le mazzette ma aveva torto. Non passò poco tempo che nella sua città - tra le prime ad assistere allo switch off del servizio televisivo analogico (e cosa questo c’entri si svelerà tra poco) - altri e più importanti fenomeni iniziarono a manifestarsi sul manto asfaltato dei marciapiedi: comparse di crepe, diritte e in forme sinusoidali, di buche, di avvallamenti, sviluppo di flora e fauna abbondante, distacco e/o rinvenimento di pietre di dubbia origine anche in zone altamente cementificate dove di pietre non se ne dovrebbero trovare nemmeno a disegnarle.
Segui il link per leggere l’intero articolo.
in contatto con il Dott. Ruggero Marp sono riuscito ad avere l’esclusiva per la pubblicazione di un'anticipazione degli studi in merito alla conclusione e risoluzione del “Problema MARP”. Cos’è il “Problema MARP”? Una strano fenomeno che ha cominciato a presentarsi dallo switch off dall’analogico al digitale terrestre e che sembra unire marciapiedi, prati, fiumi e televisori in un incredibile, quanto irreversibile, meccanismo dirompente.
Inutile tuttavia dirti di più. Per la tua curiosità questo è l’incipit dell’articolo appena pubblicato su Sottoidiciotto (www.arezzonotizie.it). Le immagini sono originali e, purtroppo, vere…
Mondo scientifico in fermento! La scoperta è di quelle che fanno notizia: risolto il cosiddetto “Problema MARP”.
Il CERSS (Centro Ricerche Sorprendenti e Straordinarie) rende noto, in data odierna, che lo scienziato e camminatore di molte miglia Ruggero Marp, primo ad evidenziare lo strano fenomeno - tanto da prestargli il proprio nome -, ha scritto la parola ‘fine’ al quesito che da molti mesi avvolge cittadini e amministrazioni locali italiane: il “Problema MARP”, per l’appunto.
Veniamo all’antefatto. È ormai quasi passato un anno da quando Ruggero Marp, camminando in cerca d’idee ai bordi di un marciapiede di periferia, notò le prime strane crepe sull’asfalto. “Sono in periferia - pensò -, non c’è da meravigliarsene” e passò oltre. Credeva che quelle crepe fossero da addebitarsi ad incuria aggiunta a quella bella dose di usura grazie all’abuso spropositato di materiali scadenti da parte di amministrazioni colluse con le mazzette ma aveva torto. Non passò poco tempo che nella sua città - tra le prime ad assistere allo switch off del servizio televisivo analogico (e cosa questo c’entri si svelerà tra poco) - altri e più importanti fenomeni iniziarono a manifestarsi sul manto asfaltato dei marciapiedi: comparse di crepe, diritte e in forme sinusoidali, di buche, di avvallamenti, sviluppo di flora e fauna abbondante, distacco e/o rinvenimento di pietre di dubbia origine anche in zone altamente cementificate dove di pietre non se ne dovrebbero trovare nemmeno a disegnarle.
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