Arezzo. Ieri. Davanti al bar, svoltato l'angolo. Lei, passati i cinquanta, i capelli neri, appiccicati addosso, come catrame. Sul vestito, a fiori, un asciugamano bianco.
I nostri occhi s'incrociano ed è il tempo, per me, della meraviglia. Per il contesto. Per il suo sguardo. Per quel ricordo, caparbio, di fiabe e di streghe che si porta addosso. Passeggero. Menzognero. Ma così antico. Così Pensieroso. Coraggioso. Narrazione di una storia che non abbiamo ancora ascoltato.
Non avevo modo di ritrarti. Ho chiesto all'IA un aiuto per non dimenticarti.