lunedì 28 aprile 2025

Le Barricate di Parma

Nei giorni della Liberazione è un piacere fermarsi nel luogo dove Parma ricorda le Barricate del 1922, Piazzale Rondani, grazie ad un imponente monumento di lastre di granito graffite, un "libro di pietra", opera dell'architetto Luca Monica, datato 1997.
Fu grazie alle barricate e alle trincee appositamente scavate che nell'agosto del 1922 gli abitanti dei rioni Oltretorrente e Naviglio-Saffi, guidati dagli Arditi del Popolo di Guido Picelli insieme alle formazioni di difesa proletaria, respinsero l'aggressione squadristica fascista di Italo Balbo (circa 10.000 uomini). Uno degli esempi di opposizione vittoriosa alle squadre fasciste di cui tenere memoria.

«Se a quarantotto ore dalla proclamazione dello sciopero il Governo non sarà riuscito a stroncarlo i fascisti provvederanno essi direttamente alla bisogna. I fascisti debbono, trascorso il suaccennato periodo delle quarantotto ore, e sempre che lo sciopero perduri, puntare sui capoluoghi delle rispettive Province e occuparli», così Benito Mussolini in una circolare segretissima.

Una scritta, in dialetto parmigiano, tracciata fra gli anni '60 e '70 sul longoparma, ricorda in maniera sintetica ed efficace quanto l'evento sia prezioso: "Balbo t'è pasè l'Atlantic mo miga la Pèrma" ("Balbo, hai attraversato l'oceano Atlantico ma non il torrente Parma").

La parte migliore del viaggio, la parte necessaria della storia, sono comunque le persone importanti con cui lo fai e con cui la racconti.