(pag. 60). «Erano anni belli, eh?»
Il maresciallo continuava a pensare a cosa era appena
accaduto.
«Erano anni in cui tutto poteva succedere ed eravamo, se non
più felici, più spensierati. A partire dai bambini: ma li vede lei oggi i
ragazzini che hanno un’agenda fitta d’impegni manco fossero Lionel Messi?
Lezioni di sport, di musica, ripetizioni, lingue straniere… portano zaini più
grandi di loro, addirittura hanno fatto lo zaino trolley! E poi sono tutti soli
con gli occhi sul telefono, nessuno che guarda il cielo e le altre persone. Io
boh. Per non parlare delle canzoni: all’epoca sembravano leggere e un po’ sceme
ma i ragazzini ancora adesso conoscono Gioca Jouer, e Maledetta
primavera la cantano pure all’Armani Cafè ai compleanni vip. Quante canzoni
di oggi canteremo tra quarant’anni? Non ci ricordiamo neanche le hit dell’anno
scorso.»
