"Apotema". Da quanto tempo non sentivo questa parola. Resuscita come da un altro secolo. Un altro millennio. Ed è proprio così. Un suono antico che sa di penna, di carta. Di righe disegnate a mano col righello di legno. Di problemi pensati e risolti. Di quelle prime immagini nella testa che ti lasciavano intravedere l'impossibile ragionando che ogni cosa, anche quella mai pensata, era possibile. Avere qualcuno che fa la scuola primaria (anche per te) dà delle soddisfazioni. Dei piccoli brividi, di sabato mattina, da misurare col righello, quello che portavi a scuola quando ancora si chiamava elementare.
