"Cosa Nostra spiegata ai bambini" al Teatro di Rifredi, Firenze. Qualcosa che resterà nella memoria grazie anche alla recensione di Titti Giuliani Foti su ArteCultura Magazine che riporto a seguire per chi non ha Facebook. Vi aspetto in occasione delle prossime date!
Ha debuttato al Teatro Di Rifredi “Cosa nostra spiegata ai bambini” testo di Stefano Massini - prolifico scrittore sia di libri che di testi teatrali. L’unico italiano ad aver vinto un Tony Awards, Oscar del teatro americano con “Lehman Trilogy”, oltre a essersi aggiudicato sia il Drama League Award che l’Outer Critics Circle Award 2022 – che trova nella straordinaria interpretazione di Ottavia Piccolo in qualche modo la sua perfetta voce al femminile. Li ricordiamo insieme autore e interprete per la giornalista russa #AnnaPolitkovskaja, uccisa del regime russo, e per “ #7minuti”.
Detto questo, lo spettacolo è una perfezione, di contenuti, di scenografia, di ritmi, compresa la musica di un fine musicista come #EnricoFink eseguita dal vivo dai solisti dell' Orchestra Multietnica di Arezzo.
In scena una prova magistrale di #OttaviaPiccolo che racconta in dieci capitoli la storia – dimenticata - di #EldaPucci, donna coraggio, di una città, di un anno, anzi 359 giorni, quelli in cui lei, pediatra, ha ricoperto il ruolo di sindaco, soprattutto nei vicoli poveri di #Palermo. La “signora dottoressa”, come tutti la chiamavano, e come voleva essere chiamata, venne eletta dal consiglio comunale il 19 aprile 1983. Durante il suo mandato, nell'ottobre dello stesso anno, per la prima volta il Comune di Palermo in un processo di mafia. Il 13 aprile 1984 fu sfiduciata. Il suo "errore"? Aver operato in modo onesto. A distanza di poco più di anno, il 20 aprile 1985, la mafia fece saltare in aria la sua abitazione. Nel prima e nel mezzo, ci sono i miliardi dell'eroina, le vittime della mafia, gli Inzerillo, i Badalamenti i Buscetta, e l'avvento di Totò Riina. La forza del testo di #Massini, e la straordinaria interpretazione di un'attrice come la Piccolo, senza cedimenti, che tiene incollata l'attenzione del pubblico fino alla fine, è il successo di questo spettacolo unico e da non perdere. Un'interpretazione che risiede nell'abilità di Ottavia Piccolo nell' esplorare i temi della verità, della finzione e della disillusione, attraverso il linguaggio tagliente, realistico e crudele del racconto di #Massini. Dove il monologo si può trasformare in dialogo con la musica di #EnricoFink, ma anche in una sorta di gioco psicologico, in cui ogni parola e ogni azione, come il semplice spostare le sedie, ha una valenza specifica e rivela tutti gli aspetti anche nascosti del racconto. I personaggi di cui si parla, sono ben caratterizzati nel racconto e rappresentano i più bassi archetipi di una società corrotta, forse senza speranza. Tantissimi applausi e altrettante chiamate alla ribalta.
Da vedere assolutamente.