
Ci tengo a sottolineare, dal
Corriere di Arezzo di oggi, che... "La
paura, con le sue tante derive psicologiche e sociali, ha dunque da oggi due nuovi
contrari. Accantonato il “coraggio” proposto dal dizionario, ci pensa l’Orchestra Multietnica di Arezzo a proporre “
culture”, rigorosamente al plurale, e “
normalità” quali antidoti alla paura: la normalità possibile fatta dal racconto d’incontri, confronti e tanta musica del suo modello associativo; la normalità imprescindibile di un quotidiano fondato sullo studio delle tradizioni, sull’ascolto e sul rispetto e la valorizzazione delle diversità culturali, dell’altro da noi, rinunciando alla lettura per stereotipi. La normalità entusiasta di un percorso che in oltre dieci anni ha attraversato l’Italia e attratto nel suo cammino alcuni nomi noti al grande pubblico che hanno trovato nell’ensemble aretino una comunione di sensibilità sociale, poetica e musicale:
Cisco,
Raiz e
Giuseppe De Trizio (Radicanto),
Moni Ovadia,
Erriquez e
Finaz (Bandabardò),
Shel Shapiro e
Daniele Ivaldi,
Frank London (The Klezmatics),
Dario Brunori,
Simona Marrazzo e
Lucia Sagretti,
Paolo Benvegnù,
Ginevra Di Marco,
Francesco Magnelli,
Andrea Salvadori,
Dente,
Alessandro Fiori e ancora
Amanda Sandrelli,
Isabella Ragonese,
Ottavia Piccolo e
Stefano Massini".