Non perdendosi un classico. Da Luis Sepúlveda, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (Le bussole Guanda).
«Nessuno riesce a legare un tuono, e nessuno riesce ad appropriarsi dei cieli dell’altro nel momento dell’abbandono» (p. 57).
«Sapeva leggere.
Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia. Sapeva leggere. Ma non aveva niente da leggere» (p. 67).