mercoledì 7 settembre 2011

Il canto di Ofelia

Caro Lettore,
a ricordo della manovra finanziaria che presto vedrà la luce voglio narrarti de Il canto di Ofelia, un intermezzo che mettemmo in piedi nel 1997 per l’inaugurazione della nuova sede della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo col suo bel teatro. Che c’entra con la manovra finanziaria, tu chiedi? La tua domanda è corretta e t’invito, per risponderti, a rileggerti l’Amleto di Shakespeare da cui, sotto l’attenta regia di Laura Caretti, prendemmo in quell’anno le mosse. A me servirà a mo’ di sprone.
Di seguito l’elenco delle figure che vi presero parte, amici e colleghi, ad uso delle cronache locali e a testimonianza che qualcosa abbiamo fatto per il progresso delle coscienze di questa parte di mondo e senza chiedere nulla in cambio, nemmeno un’ora di prepensionamento… nemmeno il rimborso per la benzina.


Canto: Gaia Matteini (soprano), Gabriele Lombardi (pianoforte), Elisa Pratesi (violoncello) con musiche originali di Shakespeare rielaborate ad arte dai tre interpreti!
Coro: Giulia Del Cucina, Jessica Lombardi, Cristiano Ventre e le maschere di Vladimiro Andidero e Mariella Gaudioso.
Danza: Francesca Romana Pasculli, Valentina Santopietro con Der Doppelganger di Schubert eseguito da Gianni Micheli (pianoforte) e Lucia Luconi (tromba).
Voci: Laura Capaccioli, Paola Baldini, Francesca Cherubini, Ilaria Gradassi, Barbara Randellini, Chiara Renzi, Francesca Vezzosi.

E per finire Gymnopédies, di Eric Satie, con Gianni Micheli (pianoforte) e Marinella Verrazzani (flauto).

Alla prossima, Lettore amico, e va nell’orto a mangiarti un fico!