giovedì 16 dicembre 2010

Babbo Natale e la concorrenza


Caro Lettore,
guarda in che periodo viviamo! Anche Babbo Natale, adesso, ha i suoi concorrenti. Ha la sua bella spina sul fianco. Ha da fare i conti con il business e con il libero mercato e la libera impresa. E pure il più classico dei simboli natalizi: l’abete! Fino a ieri, in giorni come questi, appeso a un muro, a un traliccio, a una finestra, a un caminetto, a un balcone e via e via non avresti trovato altri che i fratellini rossi e cicciottelli della grande famiglia dei Babbo Natale. E dietro alle finestre, a dare sfarzo e luci a pareti di appartamenti sconosciuti, grandi abeti carichi di palle e di colori. E invece ora alzi gli occhi e vedi issarsi sui muri tipi longilinei e muscolosi, a mezze maniche, che con l’inverno e col Natale non hanno niente a che fare. Che sarà mai? Qualche manager d’astuzia e d’inventiva si sarà accorto che la gente, a dicembre, si è ormai abituata ad alzare gli occhi alle finestre, in cerca degli omini rossi e delle luci accese dietro ai vetri?


Che ne dici di questa finestra addobbata di palle e di regali? Non oso immaginare l’albero che ci sta dietro… o sarà stato sfrattato? Finestra vs abete 1 a 0 e pacco al centro. Il Natale è da riconsiderare.
Tu che ne pensi: è un segno di creatività o di disperazione?