mercoledì 30 luglio 2014

Blowin'in the Wind con Shel Shapiro

Copio e incollo dal blog di Officine della Cultura ricordando una bella serata (di pioggia scampata) con un artista d'eccezione... Shel Shapiro!

"Una bella chiacchiarata e una canzone - Blowin'in the Wind (Bob Dylan) - che purtroppo non è ancora entrata in quella parte di storia che l'uomo è riuscito a fare propria, comprendendone le ragioni e rendendola repertorio di un tempo che fu. Lo sentiamo, lo vediamo ogni giorno: è ancora il tempo dell'oggi. Ed è ancora tempo di cantarla.
Una piccola sezione dell'Orchestra Multietnica di Arezzo l'ha cantata pochi giorni fa, con Shel Shapiro, in occasione degli eventi di Balagan Cafè, rassegna organizzata dalla Sinagoga di Firenze. Qui sotto potete viverne l'emozione... almeno in parte".

mercoledì 23 luglio 2014

Omaggio a Shel Shapiro

Non sono passate che poche ore ed è già possibile riguastarsi in foto il concerto di ieri sera a Monte San Savino (AR) - Festival delle Musiche - che ha impresso il sigillo della storia sull’incontro tra l’Orchestra Multietnica di Arezzo e Shel Shapiro.
Una grande serata, sospesa fino all’ultimo sul sottile filo di lana della pioggia, con un personaggio unico.
Si replica stasera a Terranuova Bracciolini, per il Festival Orientoccidente. Non perdetevelo!
L'album integrale del concerto di ieri sera è consultabile su Flickr.

domenica 13 luglio 2014

Il nascondone del basilico

Per i creativi invito a sperimentare la propria immaginazione e fantasia con “Il nascondone del basilico” (#nascondone) fresco di stampa sul magazine Sottoidiciotto del portale ArezzoNotizie.it. Di quale animaletto si tratta?

Lo stato delle cose

«Questa civiltà, concluderanno i pensatori futuri, amava la birra. Aveva una preferenza per i prodotti di carta come ricettacoli di seme e altre secrezioni corporee. Soffriva di emorroidi, ogni tanto incontinenza e disfunzioni erettili sconosciute alle generazioni seguenti. Pensava molto al transito intestinale. Il sesso era un’attività che isolava il più possibile dalla vita quotidiana. Non gradiva i corpi metallici estranei, tentennava fra stabilità e possibilità/cambiamento, come evidenziato dalle sue abitazioni, in buono stato ma spesso abbandonate, mentre certe altre sembrano fatte apposta per durare al massimo cinque anni. […] Ma i futuri ricercatori noteranno anche […] quanto abbiamo vissuto, accumulato e prosperato, quanto abbiamo goduto e patito per cose che c’erano già! E quanto poco abbiamo inventato! E quanto poco abbiamo dovuto inventare, dal momento che potevamo avere tutto quello che volevamo - dai vecchi dischi ai ragazzini - dicendo semplicemente un numero e una data di scadenza a una voce elettronica, e spaparanzandoci poi ad aspettare il buon furgone marrone della Ups. La nostra inventiva, risulterà chiaro, si riduceva tutta al dire sì e no, come accendere e spegnere la luce. I futuri studiosi potranno concludere anche se mai abbiamo pensato di provare qualcosa di diverso: vivere nell’Allahgash e nutrirci solo di tuberi; diventare mistici, fare voto di povertà e chiedere l’elemosina sul ciglio della strada a Taliganga; prendere sei mogli, smettere di tagliarci i capelli e di lavarci e rintanarci in un bunker nello Utah; in altri termini, se mai abbiamo preso in considerazione di strisciare fuori dalla scatola per vedere che cosa c’è là fuori, dobbiamo esserci resi conto che rischiavamo l’isolamento e lo sguardo minaccioso del mondo, abbiamo capito che non potevamo reggerlo a lungo, e abbiamo detto no grazie».
Richard Ford, Lo stato delle cose (Feltrinelli), p. 54.

sabato 12 luglio 2014

Arrivi o lasci?

E ancora non ho capito
Se torni o parti
Se arrivi o lasci
Se dirti addio
O coltivare abbracci.

Icastica 2014
dall’opera di Michal Trpak (Repubblica Ceca)
Corso Italia, Pieve Romanica
Arezzo


La legge della parsimonia

«“Eh sì, è vero. Ma, ehm, che cosa sarebbe il rasoio di Occam, tanto per rinfrescarmi la memoria?”
“La legge della parsimonia, no? ‘Mai moltiplicare le entità oltre il necessario’.”
“Oh, ma certo. Mi hai tolto le parole di bocca. E secondo te, nel mio caso questo significa…”
“Opti per la soluzione più semplice.”».
Da Ian Sanson, Il caso dei libri scomparsi (TEA), p. 113.

venerdì 11 luglio 2014

L'etrusco che suonava il jazz

Ieri sera ero alla Casa Museo di Ivan Bruschi, complice il #jazzwine di Fabrizio Bai e Massimo Guerri accompagnato da un bicchiere di Cignoro 2010 (Chianti rosso ma non solo...). 
Com’è andata? Ve lo racconto su ArezzoNotizie: L’etrusco che suonava il jazz… a Casa Bruschi.

martedì 8 luglio 2014

Rose gialle: quattro ritratti di donne ebree a Cortona

Occhio a Cortona! 
Martedì 15 luglio, ore 21:15, il Chiostro di Palazzo Casali (avete presente il MAEC?) ospita "Rose gialle: quattro ritratti di donne ebree" di Laura Forti, con Amanda Sandrelli e le musiche di Enrico Fink & Moltimondi Peace Ensemble (Enrico Fink, voce e flauto; Luca Baldini, basso e balalaika basso; Massimo Ferri, chitarra e bozouki; Gianni Micheli, clarinetti).
Attenzione ai due piccioni con una fava: con il biglietto per l'ingresso al concerto ingresso libero anche per la mostra "Seduzione Etrusca" direttamente dal British Museum.

lunedì 7 luglio 2014

Signor scrittore: io la detesto!

Da Joël Dicker, La verità sul caso Harry Quebert (Bompiani):

«Signor scrittore, glielo dico una volta per tutte: io la detesto. Mia moglie ha letto il suo libro e pensa che lei sia bello e intelligente. La sua faccia stampata sul retro del libro è rimasta sul comodino per giorni e giorni. Lei è stato nella nostra stanza da letto! Ha dormito con noi! Ha cenato con noi! È venuto in vacanza con noi! Si è fatto il bagno con mia moglie! Ha fatto ridacchiare tutte le sue amiche! Lei mi ha rovinato la vita!» (p. 141).

domenica 6 luglio 2014

Dedicato agli ingordi della pizza

Dedico agli ingordi della pizza la poesia del mattino "Tra pizza e forchetta" che potete leggere all'interno del magazine Sottoidiciotto per ArezzoNotizie.it. Buona domenica!