giovedì 20 settembre 2012

In video le fatiche presso l’Antico Teatro Stabile del Meriggio

Caro Lettore,
grazie alla passione degli amici di Materiali Sonori e della Cooperativa Beta ho il piacere di invitarti a passare qualche minuto in compagnia di due nuovi video tratti dalla passata stagione dell’Antico Teatro Stabile del Meriggio, in Pratomagno (Arezzo).

Il primo, datato 4 agosto 2012, vede intrepidi fantasisti destreggiarsi con le affabulazioni di “Fantafavolagrafia” in compagnia dei divertenti Mo-Stracci di Elena Terenzi.


Il secondo, datato 11 agosto 2012, mostra invece l’improvvisarsi d’ironici promotori del sorriso tra le trame di un laboratorio di maschere, costumi e strumenti musicali con il contributo prezioso di Vittorio Catalano e Lea Mencaroni… e del pubblico presente Al Meriggio, naturalmente.


Ci vediamo al prossimo Meriggio!!!

Il luogo speciale

Caro Lettore,
leggi questa da Keith Richards, Life (Feltrinelli):
«Te ne stavi là a suonare con gli amici, e d’un tratto ti dicevi: “Oh yeah!”. Quella sensazione valeva più di qualsiasi altra cosa. C’era un momento in cui ti rendevi conto di aver lasciato il pianeta, e nessuno ti poteva toccare. Ti sentivi inebriato perché attorno a te c’erano ragazzi che avevano la tua stessa passione. E quando la musica decollava, amico mio, ti sembrava di avere le ali. Allora sapevi di essere arrivato là dove molte persone non arriveranno mai; eri giunto in un luogo speciale. E da allora avresti sempre voluto farvi ritorno e atterrare di nuovo, anche se quando atterravi ti arrestavano. Ma volevi tornarci comunque. Era come librarsi nell’aria senza licenza di volo» (p. 99).

lunedì 17 settembre 2012

Ricominciare da La Repubblica

Caro Lettore,
sono di nuovo a te. Come avrai notato mi sono preso un po’ di pausa, sono stato convocato su altri lidi e spero, se n’avrò tempo, di fartene menzione. Ma ora sono di nuovo qui pronto (quasi) per ricominciare e… ricominciare bene.
Come? Semplice: segnalandoti un articolo uscito venerdì 14 settembre all’interno del quotidiano La Repubblica che mi/ci vede protagonisti come Orchestra Multietnica di Arezzo. Siamo la nazione con la maggiore presenza di bande multietniche, lo sapevi? E l’Orchestra Multietnica di Arezzo, ad oggi, con i suoi 25 musicisti (ma a volte si va anche oltre), è la più grande! È un bel traguardo, non c’è che dire, vissuto con anima e cuore e con ormai un nutrito numero d’importanti colleghi/amici/coabitatori: da Cisco a Raiz, da Moni Ovadia a Filippo Graziani, dalla grandissima Amanda Sandrelli al talentuoso drammaturgo Stefano Massini.
Francesco Fiore, leader della Med Free Orkestra, ha condotto per il Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) una ricerca in merito alle bande multietniche che sarà presentata a Faenza il 30 settembre. È lo spunto del bell’articolo di Vladimiro Polcri pubblicato su La Repubblica.
Magari ci vediamo lì. Ma, nell’attesa, buona lettura!


sabato 1 settembre 2012

Relitti di settembre

Caro Lettore,
guarda cos’ho trovato. Un relitto. Un vascello arrugginito naufragato nella memoria di un sottoscala di un sottoscuola.
Dedico l’immagine densa e maculata a tutti i prossimi frequentanti della Scuola Primaria, ex Scuola Elementare.
Il mio primo giorno lo spesi in lacrime cercando di convincere mia nonna, e mia accompagnatrice, a riportarmi a casa. Subito. A conti fatti furono lacrime d’inconscio avvertimento in merito alla pesantezza di un percorso che non sarebbe stato semplice né di breve durata né in tutto appagante. Pesante quanto… mi chiedi? 21 anni di educazione tra aule e banchi e compiti a casa. E sia inteso: 21 anni l’uno superiore all’altro… non pensare che siano stati di ripetizione… nel mezzo ci stanno due lauree, amico bello!
Be’, sia stato come sia stato il cartello mi ha messo un magone sullo stomaco. E il pensiero di quella Scuola Elementare che non c’è più è talmente melenso e malinconico che ci potrei cucinare le mele cotte. Ma a te che inizi dedico tutto il bene del mondo: tieniti salto, asciuga le lacrime e… via!