lunedì 31 dicembre 2012

2012: la resa dei conti

Caro Lettore,
finisce il 2012, concludo - virtualmente - il 5° anno del blog ed arrivo alla resa dei conti. Ma prima un regalo, una storiella dedicata a un baco su una mela che puoi leggere su Sottoidiciotto (nell’articolo trovi l’immagine intera di cui, qui, l’assaggio): “L’albero del Tempo”.
Veniamo dunque alla resa dei conti.
Del 2012 musicale/teatrale grandi elogi a due incontri d’eccezione sviluppati con l’Orchestra Multietnica di Arezzo: Filippo Graziani e Amanda Sandrelli! Con Filippo e la musica del grandissimo Ivan Graziani ci ritroveremo ancora stasera, per la grande festa dell’anno nuovo del Comune di Arezzo, in Piazza Sant’Agostino; con Amanda Sandrelli, la squisitezza e la professionalità fatta persona, prossimi appuntamenti invece nel 2013 a Finale Ligure, San Piero in Bagno e Firenze per la replica di “Credoinunsolodio” (date nella colonna a destra del blog). Saluto con Amanda anche il grandioso drammaturgo fiorentino Stefano Massini, amicizia d’altri tempi rinnovata, e il vitalissimo Enrico Fink, dal quale spero d’apprendere ancora molto.
Sempre parlando di musica come non salutare con affetto Francesco Traversi e tutti i professionisti dell’Italian Wind Orchestra per la recentissima esecuzione di The Plantes di G. Holst? Forse altre date nel 2013… ti terrò aggiornato.

mercoledì 26 dicembre 2012

Parte col treno dell’OMA l’ultima coda del 2012

Caro Lettore,
è deciso: l’ultimo guizzo del 2012, quell’ultima ora che è sempre sulla punta della lingua del mondo, lascerà Arezzo sulle note dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e delle canzoni di Ivan Graziani cantate dal figlio Filippo. E ancora sulle risate di lingua, di gola e di pancia di Samuele Boncompagni, Andrea Muzzi e Massimiliano Galligani.
Sarà così che metterò piede su un 2013 per ora incerto come in equilibrio su un tavolo con tre gambe. Ma il piede voglio mettercelo lo stesso.
Sarai con me? Sarai con noi in questo finale scoppiettante dei giochi e delle profezie?
Appuntamento alle 21:30 in Piazza Grande per caracollare giù per Corso Italia insieme alla Band@tomica. Quindi, dalle 22, sfrigolare di suoni come fuochi d’artificio in Piazza Sant’Agostino. Ma se hai altro da fare… ti verrò a cercare!


lunedì 24 dicembre 2012

Auguri speciali da Gelsomino, il Corvo Blu

Caro Lettore,
eccoci agli auguri. Il Natale impera e il nuovo anno sta per prendere il posto del vecchio ma c’è qualcosa di “vecchio” che ancora non riesce a stancarsi. È Gelsomino, il mio piccolo corvetto musicista dal naso blu. Ieri era al Teatro Civico di La Spezia - splendido teatro, per dirla tutta! -, ancora una volta in palcoscenico, e così m’ha chiesto d’inviarti con uno scatto simpatico, dal sapore clarinettistico - c’era anche lui a sentire la prima di The Planets di G. Holst! -, i suoi più scoppiettanti, melodianti e illuminotecnici auguri per queste feste che sono solo all’inizio. Potevo dirgli di no?
Auguri, dunque! Passa un buon Natale, raccogli i doni sotto l’albero, sparpaglia doni tra i tuoi amici e stai felice ma accorto perché non per tutti il Natale sa di cose che fanno bene al cuore.
Ma prima del Natale, e delle abbuffate in famiglia, di dolci e d’abbracci, vieni con me, oggi pomeriggio, a dare la caccia agli gnomelfi che scenderanno ad Arezzo proprio per le feste di Natale! Ne hai mai visto uno? Be’, neanch’io… quale migliore occasione di questa? Appuntamento in centro dalle 17 in poi… ma fai come vuoi…

venerdì 21 dicembre 2012

“The Planets” di Gustav Holst ad Arezzo: la locandina


Caro Lettore,
ti presento la locandina dell’esibizione di domani dell’Italian Wind Orchestra: “The Planets” di Gustv Holst. Appuntamento nella Chiesa di San Domenica alle ore 18. Altre informazioni e l’intero organico leggendo qui: “The Planets, di Gustav Holst, ad Arezzo in una prima esecuzione italiana”.

giovedì 20 dicembre 2012

Gli Auguri da ArezzoNotizie.it

Caro Lettore,
ricordi? M’hai chiesto con chi mi aggiravo, un paio di sere fa, in Piazza Sant’Agostino, ad Arezzo. Era un freddo pungente ma la comitiva di cui facevo parte era piuttosto allegra e te ne sei rallegrato, poi, insieme a me. «Di questi tempi…» hai aggiunto e io ho annuito. Ma poi ti ho risposto: «È una sorpresa, tra qualche giorno ti farò sapere…» lasciandoti con l’acquolina in bocca.
Oggi, finalmente, la sorpresa è svelata: eravamo noi della Redazione di ArezzoNotizie.it, capitati in Piazza Sant’Agostino, dopo una pizza benaugurale, per rivolgere i nostri videoauguri a tutti i visitatori del sito… e dunque anche a te, caro Lettore, amico fedele, che segui ArezzoNotizie.it attraverso gli articoli della Sezione Sottoidiciotto, la mia piccola creaturina fantasiosa.
Ahimè il 2013 sarà per Sottoidiciotto l’anno della dieta dimagrante. Ma che te lo sto a dire a fare? È una dieta talmente generalizzata che le calorie stanno organizzando uno sciopero generale già per S. Stefano! E dunque parlarne è come cercare di misurare la circonferenza delle bolle di sapone.
Ma per stasera niente malinconia: è solo giovedì!
Buon Natale e abbi cura di te!


mercoledì 19 dicembre 2012

Tra fede e scienza: The Planets di Gustav Holst

Caro Lettore,
è fatta: ad un passo dal 21 dicembre 2012 scommetto che sarò tra i primi ad esibirmi in smoking il… 22! Ed è una scommessa che voglio vincere!
Ho aderito così ad un progetto degno di respiro e di menzione. Prendi carta e penna, o tablet o quel che vuoi, e segnati l’appuntamento: giorno… sabato 22 dicembre 2012; ore… 18; luogo… Chiesa di San Domenico ad Arezzo; cosa… esecuzione integrale della suite THE PLANETS di Gustav Holst; con chi… Italian Wind Orchestra diretta da Francesco Traversi.
L’esecuzione, una delle rare esecuzioni a fiati di questa suite dalle volute clarinettistiche infuocate, è all’interno del Convegno Scientifico “Il nostro sistema solare tra fede e scienza”, a cura di Lorenzo Sestini, in collaborazione con l’Associazione Astrofili di Arezzo, promosso dall’Università dell’Età Libera di Arezzo e in svolgimento sempre sabato 22 dicembre dalle ore 15:30 presso la sede dell’Università in Piazza Fanfani ad Arezzo.
Al termine, per i sopravvissuti e meteo permettendo, osservazioni libere di Giove e di stelle a iosa con il maxi-telescopio degli astrofili perché la Terra può avere i problemi che ha… e speriamo che passato il 21 dicembre ne abbia sempre meno… ma di spazio intorno, se vogliamo, ce n’è anche troppo.

Il 23 dicembre, invece, tieni memoria che sarò al Teatro Civico di La Spezia, alle ore 16, con “Il corvo blu”. E per bilanciare l’invasione astronomica che opererò con The Planets butto giù il carico da mille: ingresso libero in teatro a tutti i residenti di altri pianeti che vorranno prendere parte all’evento… purché muniti d’una qualche antenna!

Ma per il momento, attendendo il 22, pregustati lo sbarco su Marte della Tokyo Kosei Wind Orchestra.

mercoledì 5 dicembre 2012

Tra abitudini e routine

Caro Lettore,
leggi questo da Marco Malvaldi, Il gioco delle tre carte (Sellerio).
«È un dato di fatto che gli uomini curiosi, spesso, sentono il bisogno di sfilarsi di dosso la propria esperienza, avvertendola più come una rigida armatura di abitudini che limita i movimenti che come una amichevole corazza protettiva, necessario usbergo contro le forze dell’Ignoto. Siamo pienamente consapevoli, quando sfidiamo le nostre consuetudini, che le probabilità di vittoria sono esigue; e proprio l’eccezionalità di tale successo gonfia il vittorioso petto di soddisfazione e lo ammanta di un’aura di eroismo, le rare volte che riusciamo a buggerare la routine» (p. 138).

martedì 4 dicembre 2012

Il corvo blu nella nuova era

Caro Lettore,
ho deciso di rischiare il tutto per tutto e il 23 dicembre 2012 sarò in scena, sulle assi del palcoscenico del Teatro Civico di La Spezia.
Traghetterò attraverso i segreti del calendario Maya con “Il corvo blu”, il più longevo dei miei spettacoli per ragazzi.
Non poteva esserci occasione e spettacolo migliore per compiere i primi passi nella nuova era con ciò che ho di più caro.
Spero tu possa esserci…
sarà un bel segno di sopravvivenza!


lunedì 3 dicembre 2012

A proposito d’informatizzazione


Caro Lettore,
questa m’è capitata sabato. Hai presente l’informatizzazione? Quella strana faccenda che dovrebbe facilitare le pratiche amministrative ed eliminare costi e burocrazia? Quanto più urgente tanto più necessaria in un periodo di dissanguamento economico come quello che stiamo vivendo? Pare che in Italia non funzioni così.
Hai bisogno di accedere al centro storico di una città storica con l’automobile (nei mestieri dell’arte capita spesso)? Niente di più semplice e obbligato che recarsi dai vigili urbani per farsi rilasciare un permesso.

venerdì 30 novembre 2012

Terre di promesse che cantano di Resistenza

Caro Lettore,
non ho avuto modo di narrarti del fluire di quest’ultimi giorni ma, ora che si sono compiuti, cercherò di fare ammenda.
Inizierò da questa mattina, dalla conclusione del progetto “Terre senza promesse - Sinfonia di racconti e musica sui profughi del duemila”.
Per questo progetto devo ringraziare Rachele (Oxfam Italia), Michela (Arcisolidarietà) ma soprattutto Saima, Halimo, Hawo e Mono per le storie che mi hanno narrato e per la gentilezza con cui l’hanno fatto. Hanno messo pezzi della loro vita, i più dolorosi e i più umilianti - ma anche i più eroici, se vogliamo - nelle mie mani e spero di non averle deluse per come li ho/abbiamo restituiti agli studenti delle scuole superiori aretine. Sono temi che lasciano l’essere a pezzi, anche il più sano - io sono a pezzi -, ed è così difficile parlarne che c’è perfino troppo silenzio. Ma abbiamo la musica e il teatro dalla nostra parte, abbiamo pure una grandiosa Orchestra Multietnica a disposizione per far risuonare in prima persona il canto dei profughi, e così, forse, confido d’aver portato a buon fine il compito.
L’incontro di questa mattina ha avuto anche un finale a sorpresa che trovi narrato qui: “Storie di terre senza promesse” - con un grazie alla Redazione di www.arezzonotizie.it.
Ieri sera altro evento di quelli che creano fondamenti perché invitano alla motivazione dei propri percorsi e al radicamento delle scelte. Ringrazio dunque Materiali Sonori per l’invito a far parte degli artisti ospiti di questa eccezionale “Cantata per la Resistenza” di fine novembre: Casa del Vento (Luca Lanzi e Sauro Lanzi), Jessica Lombardi e il gruppo affiatato di Canti Erranti (Anna Granata, Arlo Bigazzi, Mino Cavallo, Giampiero Bigazzi).
Incontro felice di colleghi che si stimano come avviene per certe rose selvatiche nell’intricato viavai dei nostri sentieri, gli stessi che ormai quasi settant’anni fa percorrevano i nostri partigiani.
Continuiamo a “cantare di Resistenza”, ché fa bene al cuore!

lunedì 19 novembre 2012

lunedì 12 novembre 2012

Senza memoria

Caro Lettore,
leggi questo da Jovanotti, Il Grande Boh! (Feltrinelli):
«Ho scelto di venire qui a passare un po' di settimane perché avevo tanta voglia di volare. Avevo bisogno di un posto senza memoria, come le camere degli alberghi dove si sta per una notte sola. Spegni la luce e ti rendi conto di non ricordare più che cosa c'è dipinto sul quadro alla parete, e se c'è, un quadro alla parete. Non puoi dire con certezza se per scaricare il cesso c'è il bottone o la catena o se la moquette è tinta unica o fantasia. È bello ogni tanto vivere in un posto dove non hai memoria, in una città che non sai come si chiama il barista sotto casa e che non sai ripercorrere a mente la strada per andare alla stazione. Senza memoria vuol dire senza àncora, senza cordone ombelicale, e io ne avevo bisogno, di un posto così. Penso possa essere un modo per guardarmi un po' dentro, sentire se il mio cervello va d'accordo con il fegato e il pancreas, se esiste un dialogo tra le mie mani e i miei piedi, vedere com'è il mondo senza di me. Accorgermi che la gente continua a fare la spesa, a correre sui marciapiedi senza guardarsi mai, a saltare sulle metropolitane, a comprare il giornale» (p. 85).

martedì 6 novembre 2012

Una Gnomo Sax Band in Casentino

Caro Lettore,
ti presento la straordinaria immagine - finalmente! - che testimonia una volta per tutte la presenza di una Gnomo Sax Band in Casentino, quel nucleo della provincia d’Arezzo col sacro cuore di una foresta!
Va bene, l’esistenza, o supposta tale, di gnomi musicisti è cosa nota. Ma chi mai era riuscito a fotografarli prima d’oggi? Il compito - una mission impossibile! - è stato portato a termine da un’appassionata fotografa di nome Francesca capace d’immortalare niente di meno che il momento esatto della materializzazione degli gnomi musicanti su uno dei piccoli ponti sul fiume Staggia, a un passo da Stia.
«Che soddisfazione!» ha dichiarato la provetta fotografa colpita da una forte emozione, oltreché dal suono vibrante del trio gnomico di sassofonisti!
Conclusa una balda marcetta dei tempi ormai che furono il trio gnomico si è presentato - i tre hanno detto di chiamarsi gnomo Daddy, gnomo Giggi e gnoma Lella - ha salutato ed è svanito immergendosi nel più fitto dei boschi di castagni. E a Francesca non è rimasto che chiudere la bocca ancora aperta per la meraviglia.
E io che c'entro? Be’, in onore degli gnomi mi sono preso il compito di pubblicare questa storia, più lucida di una stoviglia!

venerdì 2 novembre 2012

FotografOMA - Orchestra Multietnica di Arezzo e Moni Ovadia



Caro Lettore,
t’invito a vedere ed ascoltare questo breve (3’15”) filmato. Narra di volti e di colori ed è il collage delle fotografie che Caterina Capecchi ha realizzato il passato 24 luglio 2011 presso l’Anfiteatro Romano di Arezzo. L’occasione era importante: l’incontro-concerto tra l’Orchestra Multietnica di Arezzo e Moni Ovadia ed è stato per me un immenso piacere poterci mettere le mani, infilandomi in questi sguardi già dopo averli accarezzati di note, canzoni e, perché no, speranze.
È un lavoro semplice. Soltanto un omaggio. Ma l’ho realizzato con gioia. E te lo dedico con immenso piacere. Alla prossima occasione (e occhio al finale!)!

lunedì 29 ottobre 2012

Invito al gioco del tappatopo

Caro Lettore,
se non sai che fare ho un invito per te. Giochiamo a tappatopo? Ma come… non conosci il gioco tappatopo? È la mia ultima invenzione!
Facciamo così: vai su Arezzonotizie.it, entra nella sezione Sottoidiciotto e leggi il mio ultimo articolo dal titolo, appunto, Il tappatopo col fiocco. Guarda le istruzioni e poi ritroviamoci qui per una partita insieme. Non è facile come sembra!
Tanto che ci sono ti ricordo che gli ultimi articoli pubblicati su Sottoidiciotto li puoi raggiungere sempre dai link qui a destra, in bella vista.

giovedì 25 ottobre 2012

Considerazioni in dieci ottavi


Caro Lettore,
m’intreccio a te, oggi, con un pensiero strano. Me ne sto tranquillo nella prova dell’OMA, col mio clarinetto basso tra le mani, quando mi scuote uno strano sfarfallio. Niente di male: è un pensiero e se sfarfalla è una buona cosa. Ma è “strano” e la faccenda m’induce in tentazione. Mi distraggo, guardo alla mia destra e vedo Natalia, energica clarinettista con un po’ d’Argentina nel sangue. Guardo alla mia sinistra e m’accoglie il sorriso di Danny, sassofonista dal timbro Svizzero. E io lì, nel mezzo, come il cuscinetto di una delle chiavi del mio clarinetto. Fin qui niente d'anomalo: in un’orchestra multietnica certe vicinanze devono accadere per forza di cose. Anzi: c’adoperiamo proprio perché accadano! Ma non distrarti perché questa è solo una parte dello sfarfallio del pensiero che sto sottoponendo alla tua attenzione.

mercoledì 24 ottobre 2012

Appuntamenti prossimi venturi

Caro Lettore,
perdona il ritardo con cui ti scrivo - tre settimane dall’ultimo post, capisco, sono tante - ma non è un momento facile. Le occasioni di spettacolo non sono molte, anzi non sono, e così parlarne mi fa fatica. È come se il blog m’invitasse ad incollare il farfallino sulla camicia di un moribondo e non è una bella immagine, sarai d’accordo con me.
Ma ci si rimbocca le maniche e si va avanti. S’abbassano i prezzi e si lavora anche per niente perché c’è un bene “umano”, nell’operare tra le trame dei sogni degli esseri umani - il campo del teatro -, che va ben al di là di compromessi monetari di qualsiasi genere (purtroppo è una faccenda che conoscono bene anche i compratori). Insomma, per dirla con parole povere - e non sono il primo a dirlo - c’è ben poco che ripaghi più di un sorriso… sebbene un sorriso non sia fornito di quelle calorie utili alla sopravvivenza fisica. Mettiamola così: è un periodo in cui approfitto del lavoro mancato o mal remunerato per conservare una certa linea… passati i 40 serve anche questo!
Bando al malessere: ho preso ieri tra le mani il cartellone della stagione teatrale 2012/13 del Teatro Rosini di Lucignano (AR) e posso dunque - e finalmente! - invitarti a due serate straordinarie.

mercoledì 3 ottobre 2012

Novità al Teatro Verdi: l’esperienza si mette in mostra


Caro Lettore,
“Liberati dalla pose” e vieni al nuovo corso di teatro che stiamo per far partire al Teatro Verdi di Monte San Savino (AR)! Dopo ormai più di un decennio di pratica sulle assi e sulle mattonelle di teatri e stanzoni di varie metrature, con maschere, costumi e strumenti musicali tra le mani - e anche, e fortunatamente, qualche maestro tra i piedi -, ho deciso di mettermi in gioco per trasferire un po’ dell’esperienza accumulata. Tu lo sai: di rado m’hai visto insegnare (a parte i laboratori che tengo per i più piccoli, ma sempre in ambiti ben definiti). L’occasione, dunque, è ghiotta e chissà quando ricapiterà. Insomma io e Luca Baldini, nell’ambito delle attività di Officine della Cultura, non ci risparmieremo per dar vita a qualcosa che lasci del buono e del bello, per noi e per te. Ma poi, naturalmente, fai come ti pare. Non dire, però, che non te l’ho detto!

giovedì 20 settembre 2012

In video le fatiche presso l’Antico Teatro Stabile del Meriggio

Caro Lettore,
grazie alla passione degli amici di Materiali Sonori e della Cooperativa Beta ho il piacere di invitarti a passare qualche minuto in compagnia di due nuovi video tratti dalla passata stagione dell’Antico Teatro Stabile del Meriggio, in Pratomagno (Arezzo).

Il primo, datato 4 agosto 2012, vede intrepidi fantasisti destreggiarsi con le affabulazioni di “Fantafavolagrafia” in compagnia dei divertenti Mo-Stracci di Elena Terenzi.


Il secondo, datato 11 agosto 2012, mostra invece l’improvvisarsi d’ironici promotori del sorriso tra le trame di un laboratorio di maschere, costumi e strumenti musicali con il contributo prezioso di Vittorio Catalano e Lea Mencaroni… e del pubblico presente Al Meriggio, naturalmente.


Ci vediamo al prossimo Meriggio!!!

Il luogo speciale

Caro Lettore,
leggi questa da Keith Richards, Life (Feltrinelli):
«Te ne stavi là a suonare con gli amici, e d’un tratto ti dicevi: “Oh yeah!”. Quella sensazione valeva più di qualsiasi altra cosa. C’era un momento in cui ti rendevi conto di aver lasciato il pianeta, e nessuno ti poteva toccare. Ti sentivi inebriato perché attorno a te c’erano ragazzi che avevano la tua stessa passione. E quando la musica decollava, amico mio, ti sembrava di avere le ali. Allora sapevi di essere arrivato là dove molte persone non arriveranno mai; eri giunto in un luogo speciale. E da allora avresti sempre voluto farvi ritorno e atterrare di nuovo, anche se quando atterravi ti arrestavano. Ma volevi tornarci comunque. Era come librarsi nell’aria senza licenza di volo» (p. 99).

lunedì 17 settembre 2012

Ricominciare da La Repubblica

Caro Lettore,
sono di nuovo a te. Come avrai notato mi sono preso un po’ di pausa, sono stato convocato su altri lidi e spero, se n’avrò tempo, di fartene menzione. Ma ora sono di nuovo qui pronto (quasi) per ricominciare e… ricominciare bene.
Come? Semplice: segnalandoti un articolo uscito venerdì 14 settembre all’interno del quotidiano La Repubblica che mi/ci vede protagonisti come Orchestra Multietnica di Arezzo. Siamo la nazione con la maggiore presenza di bande multietniche, lo sapevi? E l’Orchestra Multietnica di Arezzo, ad oggi, con i suoi 25 musicisti (ma a volte si va anche oltre), è la più grande! È un bel traguardo, non c’è che dire, vissuto con anima e cuore e con ormai un nutrito numero d’importanti colleghi/amici/coabitatori: da Cisco a Raiz, da Moni Ovadia a Filippo Graziani, dalla grandissima Amanda Sandrelli al talentuoso drammaturgo Stefano Massini.
Francesco Fiore, leader della Med Free Orkestra, ha condotto per il Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) una ricerca in merito alle bande multietniche che sarà presentata a Faenza il 30 settembre. È lo spunto del bell’articolo di Vladimiro Polcri pubblicato su La Repubblica.
Magari ci vediamo lì. Ma, nell’attesa, buona lettura!


sabato 1 settembre 2012

Relitti di settembre

Caro Lettore,
guarda cos’ho trovato. Un relitto. Un vascello arrugginito naufragato nella memoria di un sottoscala di un sottoscuola.
Dedico l’immagine densa e maculata a tutti i prossimi frequentanti della Scuola Primaria, ex Scuola Elementare.
Il mio primo giorno lo spesi in lacrime cercando di convincere mia nonna, e mia accompagnatrice, a riportarmi a casa. Subito. A conti fatti furono lacrime d’inconscio avvertimento in merito alla pesantezza di un percorso che non sarebbe stato semplice né di breve durata né in tutto appagante. Pesante quanto… mi chiedi? 21 anni di educazione tra aule e banchi e compiti a casa. E sia inteso: 21 anni l’uno superiore all’altro… non pensare che siano stati di ripetizione… nel mezzo ci stanno due lauree, amico bello!
Be’, sia stato come sia stato il cartello mi ha messo un magone sullo stomaco. E il pensiero di quella Scuola Elementare che non c’è più è talmente melenso e malinconico che ci potrei cucinare le mele cotte. Ma a te che inizi dedico tutto il bene del mondo: tieniti salto, asciuga le lacrime e… via!

sabato 18 agosto 2012

Tutti al mare

Caro Lettore,
non c’è niente da fare, è di nuovo sabato e ho bisogno di pensarti così: rilassato. Non spensierato, no, ché i giorni senza pensieri non sono mai esistiti. Ma coi nervi morbidi, capace di pensare, pur nelle brutture, senza far leva su altro che non sia pensiero. D’agire, pur nei contrasti, senza impastare i muscoli d’altro che non sia azione. Impiantato in un solare ed equilibrato sabato d’agosto, per dirla in breve.
Qualora non sia così ti propongo oggi una nuova lettura tratta da Tutti al mare di Michele Serra (Feltrinelli… l’ultimo del trittico).

«Il calcio-balilla (più familiarmente, calcetto o biliardino), fino a vent’anni fa abitava in tutte le spiagge italiane, da giugno a settembre. A stagione ultimata, finiva in quei depositi umidi e oscuri, dall’inconfondibile profumo di materassino, nei quali i bagnini ripongono alle prime mareggiate autunnali mosconi, ombrelloni, canotti orfani, pinne spaiate e altri arredi da mare. Soltanto i tavoli da ping-pong, più prestigiosi ma anche più rari, contendevano al biliardino l’amore dei giovani e giovanissimi bagnanti. Anche perché il biliardino, tra i suoi inestimabili pregi (rumorosità schioccante e allegrissima, grande capacità socializzante perché si giocava in quattro, possibilità di sfiorare col gomito la ragazzina che ti stava al fianco(, ne aveva uno decisivo: con una serie di banali trucchi si poteva giocare con cento lire per interi pomeriggi.

venerdì 17 agosto 2012

Viaggi e altri viaggi

Caro Lettore,
anche oggi ho da proporti un piccolo spunto letterario che è poi una “pausa di riflessione”. Piccolo perché t’immagino in viaggio, accaldato e assolato. Pausa perché t’immagino spiaggiato. Ma di viaggio e di allontanamento voglio narrarti, hai dunque di che comprendermi. Di Viaggi e altri viaggi di Antonio Tabucchi (Feltrinelli), in particolare. Perché c’è modo e modo di veder le cose…

«Ouro Preto significa “Oro Nero”. Niente a che vedere con ciò che oggi l’espressione significa per noi. Il petrolio non c’entra: il nero si riferisce agli schiavi neri che lavoravano nelle miniere d’oro, robusta e gratuita mano d’opera che i portoghesi importarono dalle loro colonie africane (Angola, Guinea e Mozambico) visto che i nativi morivano con estrema facilità (l’indio, data l’esile, quasi femminea struttura fisica, non resisteva al pesante lavoro sottoterra). La monarchia portoghese, molto cattolica, nell’importazione fu assai confortata da una Bolla papale secondo la quale dei poveri selvaggi che adoravano i fiumi, le foreste e la volta celeste, ricevendo il battesimo dai padroni europei, potevano accedere al paradiso anche se con le catene alle caviglie, beatitudine di cui mai avrebbero goduto se restavano nelle loro foreste. E così gli schiavi furono portati in Brasile, tanti. E scavarono nelle miniere con braccia robuste. E si convertirono alla nuova fede, confidando in un dio che li salvasse dalla schiavitù e che per coincidenza era lo stesso di coloro che li avevano fatti schiavi.

giovedì 16 agosto 2012

Stambureggiamenti

Caro Lettore,
a te che come me stambureggi oggi nell’era postferragostiana delle città decibellizzate da pale e da motorini frignanti, martoriato e con l’occhio pesto, il sonno abbondante che non hai avuto e la correttezza fraterna che non hai ottenuto dal ventilatore tuo sfratello anche lui forte di ritmi e di stornelli dell’era dei manicomi ossessionati da dipendenza percussiva, regalo l’inno dello stambureggiamento dal suo padrino riconosciuto, Il tamburo di latta di Günter Grass (Feltrinelli):

«Oggi Oskar dice semplicemente: la falena stamburava. Ho udito stamburare conigli, volpi e ghiri. Stamburando le rane possono far venire il temporale. Del picchio si vocifera che stamburi i vermi dai loro buchi. Infine l’uomo batte sui timpani, piatti, grancasse e tamburi. Si parla di pistole a tamburo, di fuoco tambureggiante, a suon di tamburo si scaccia qualcuno, si raduna qualcuno, si manda qualcuno alla tomba. A farlo sono tamburini, tamburmaggiori. Ci sono compositori che scrivono concerti per archi e percussioni. Posso rammentare la ritirata e il silenzio, anche i tentativi sin qui compiuti da Oskar; ebbene, tutto ciò è nulla in confronto all’orgia percussionistica che in occasione della mia nascita la falena ha promosso su due banali lampadine da sessanta watt. Magari ci sono dei negri nel più nero dell’Africa, o altri in America che non hanno ancora dimenticato l’Africa, magari queste persone ritmicamente organizzate saranno capaci, più o meno come la mia falena o imitando falene africane - che notoriamente sono ancor più grandi e formidabili delle falene dell’Europa orientale -, di stamburare con disciplina e sregolatezza; io mi attengo alle mie misure esteuropee, mi attengo dunque alla falena di media grandezza e incipriata di marròn della mia nascita, la nomino maestra di Oskar» (p. 43).

lunedì 13 agosto 2012

Finisce a morsi la prima stagione per i bambini dell’Antico Teatro Stabile del Meriggio

Caro Lettore,
è finita a morsi, sabato 11 agosto, la prima stagione dei laboratori per bambini e ragazzi proposta dall’Antico Teatro Stabile del Meriggio, presso “Al Meriggio” (segui il link per maggiori informazioni), nel fresco ventilato del Pratomagno.
Morsi veri, morsi reali dati a una barretta di cioccolato… immaginaria! Merito della scuola laboratoriale de “I Mille e Un Morso” nella quale hanno preso posto grandi e piccini, col rigo in parte o coi pannolini. E merito di tutti quelli che si sono lasciati coinvolgere e che mi hanno coinvolto in questo strabiliante primo appuntamento, in particolar modo il direttore artistico Arlo Bigazzi e la Cooperativa Beta, gestrice de “Al Meriggio”.

mercoledì 8 agosto 2012

Novità per l’anno scolastico 2012/13

Caro Lettore,
ecco una novità di cui mi preme parlarti per il prossimo anno scolastico 2012/13. Sei o non sei un/a insegnante? Sei o non sei un/a alunno/a?  Devi comunque tenere un’agenda tra le mani? Richiedi l’agenda edita da Bimed (www.bimed.net). È ricca di stimoli, è ricca di spunti e tra i mesi di gennaio e febbraio contiene anche un mio racconto inedito dal titolo Il fungo flu.

Cito dalle Istruzioni per l’uso:
[…] Il Diario-Agenda si propone come una ulteriore traccia-stimolo alla narrazione: la vostra classe, organizzandosi come meglio ritiene, potrà annotare quotidianamente nelle pagine del diario un momento significativo della vita scolastica e poi, con cadenza quindicinale o mensile, rielaborare le annotazioni in forma narrativa.
Alla fine di maggio il racconto di classe che scaturirà dai “capitoli” periodicamente rielaborati potrà essere inviato alla Bimed.
Ciascun racconto sarà letto e commentato da uno scrittore.
I migliori lavori saranno premiati con la pubblicazione e con la successiva presentazione in rilevanti iniziative di promozione della lettura e della scrittura […].

martedì 7 agosto 2012

Ricordi di un Brecht dell'anno 1997

Caro Lettore,
sempre alle prese col conto dei ricordi - ormai mi conosci, son fatto così - recupero in questo primo martedì d’agosto la locandina di un evento unico nel suo genere, sotto molti aspetti. Quali? Beh, rappresenta una rarissima messinscena dell’atto unico giovanile di Bertolt Brecht dal titolo “La vita reale di Jakob Geherda”. È quasi la mia prima regia firmata, mie sono le musiche, miei i panni del protagonista. Rappresenta (se ben ricordo) l’inaugurazione a pieno titolo dell’Aula Teatro Pietro Aretino in quella che era nel 1997 la nuovissima sede della nuovissima Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo. Ha partecipato a Roma alla Prima Rassegna Nazionale del Teatro Universitario promossa da CAMPUS (21 - 24 luglio 1997). Ha segnato la nascita del CUM (Centro Universitario Musica) aretino in aggregazione al CUTS (Centro Universitario Teatro e Spettacolo) presieduto dall’estro di Laura Caretti.


Che festa la Festa del Mix Festival!

Caro Lettore,
che festa, domenica, per la chiusura della prima edizione del Mix Festival di Cortona! Gli organizzatori hanno calcolato in piazza oltre 1.000 persone. Ma i numeri non possono raccontarti il fremito di Piazza Signorelli che m’accarezzava gli occhi.
Appena sarà pronto il videoracconto cercherò di segnalartelo. Nell’attesa t’invito a visitare la galleria fotografica con gli scatti di una giornata che è già nella storia di una città ma anche di molte anime.
Nel pomeriggio, al Teatro Signorelli, si ricordavano le passioni di Antonio Tabucchi e un piccolo gruppo dell’Orchestra Multietnica di Arezzo era lì, a suonare, per rendergli merito. In serata, poi, sul palco, si sono celebrati i 15 anni dalla scomparsa del genio di Ivan Graziani con il figlio che ne tramanda la storia e le gesta poetiche e musicali: Filippo Graziani. Anche qui un gran bell’impegno per l’Orchestra Multietnica di Arezzo riconosciuto e apprezzato dal pubblico che ha applaudito e cantato e che non ha dimenticato: “Firenze lo sai non è servita a cambiarla…”.
Sul palco anche Amanda Sandrelli, protagonista dell’evento pomeridiano, che ha così voluto salutarci con il suo solito, stupendo, amabile sorriso.
Via. Le parole non rendono merito. Le parole non bastano e spero bene, caro Lettore, che tu sia stato uno tra quei mille a cantare Lugano addio… e a dire arrivederci a Cortona!

martedì 31 luglio 2012

In attesa de L’Antico Teatro Stabile del Meriggio

Caro Lettore,
sabato non prendere impegni: t’aspetto in Pratomagno! D’altronde che può esserci di meglio? Fresco, tempere, fantasia, attori che fanno boccacce, boccacce che mangiano panini… Basta, non c’è da aggiungere altro, c’è chi ha scritto tutto quel che serve: “L’Antico Teatro Stabile del Meriggio e i suoi appuntamenti d’agosto”. A sabato e poi ancora a domenica a Cortona per il Mix Festival. Sei andato a risentirti Lugano addio?

lunedì 30 luglio 2012

Tempo di Mix Festival


Caro Lettore,
passati alcuni giorni di corse tra un luogo e l’altro sono qui a ricordarti l’appuntamento di domenica prossima, 5 agosto, a Cortona. L’Orchestra Multietnica di Arezzo chiude in bellezza la prima edizione del Mix Festival e lo fa con un ospite d’eccezione (ricordi la sorpresa di cui ti parlavo?): Filippo Graziani!



venerdì 20 luglio 2012

Serenata col rosa tra le stelle

Caro Lettore,
tutto è pronto: una nuova valigia, un nuovo strumento. Vado a cantare la mia serenata alla Luna Rosa di Arezzo in questa Notte Rosa decisa ad accendere la città e lo farò a suon di fisarmonica, di flauti (con Giorgio Pinai) e di ricordi.
Per questo spettacolo/gioco/laboratorio/quiz, dedicato all’occasione e alla città (Cavallino Arri Arrò prendi l’Arezzo che ti do), mi sono lasciato guidare esclusivamente dalle canzoni che hanno strimpellato la mia infanzia tracciando solchi come corde di violino su terreni che la gramigna non riesce a invadere. Volevo frugare se i ricordi erano ancora vivi. Volevo scuotere la polvere infilando le mani in quel terreno scuro. Volevo as-saggiare il tempo che le generazioni percorrono distinguendosi le une dalle altre. E lanciare un amo, una rete, un salvagente… ai piccoli e alle famiglie che verranno in Piazza Sant’Agostino, ad Arezzo, per divertirsi insieme a me. Tu vieni, poi mi dirai. Ma di filastrocche quante ne sai?

lunedì 16 luglio 2012

Ti racconto il mio Arezzo Wave

Caro Lettore,
li hai cinque minuti per leggere? Ecco il racconto del mio giorno ad Arezzo Wave

Sabato 14 luglio 2012, mattina.
La mattina del giorno wave ha ritmi netti e passi consolidati: revisione delle parti per il concerto - anche se sarà un concerto breve, solo 35’; organizzazione dell’abito di scena; clarone e sax davanti al portone di casa con tutto il necessario: ance, accordatore, parti; doccia e barba, come prima d’un matrimonio… anche se il braccialetto del Love Festival impregnato d’acqua al polso mi ricorda che non ci sarà il riso, certo, ma non sarà uno scherzo. Siamo sul Main Stage di Arezzo Wave!

venerdì 13 luglio 2012

Come far passare il tempo…

Caro Lettore,
nell’attesa dell’incontro di domani - mica ti sei dimenticato d’Arezzo Wave? -, se hai bambini fermi davanti a una consolle ferma tutto, prendi forbici, colla, matite o pennarelli e mettiti al lavoro insieme a loro. Trovi l’esperimento Di che bestia sei? all’interno della sezione Sottoidiciotto su www.arezzonotizie.it. E se ce la fai inviami la bestia che ne è venuta fuori… in bianco e nero o a colori!
A domani!


giovedì 12 luglio 2012

In streaming da Arezzo Wave

Caro Lettore,
importanti novità dall’onda di Arezzo Wave appena affiorata in superficie: se hai problemi a presenziare e a goderti gli eventi dal vivo - tra i quali, ti ricordo, l’esibizione dell’Orchestra Multietnica di Arezzo sabato 14 luglio alle ore 19:30 direttamente dal Main Stage (Stadio Comunale) - internet ti offre un'ancora di salvataggio per farti vedere il tutto in streaming da casa o dall’ufficio o dalla spiaggia. In questo preciso istante, ad esempio, la diretta è dal Palco del Pionta dove si esibiscono le band emergenti. Questi i portali di riferimento: www.arezzonotizie.it e www.intoscana.it.

Tra le ultime novità la pubblicazione della locandina riguardante i prossimi appuntamenti sull’erba verde del Pratomagno all’ombra dell’Antico Teatro Stabile del Meriggio. A questo proposito t’invito a leggere l’articolo: In Pratomagno i bambini fanno il bagno… nella creatività. Si parla dei “più piccoli” ma anche il programma per il divertimento dei “più grandi” prevede belle sorprese da tenere in considerazione. Pensaci… il programma è allegato all’articolo!


lunedì 9 luglio 2012

L'alba del Meriggio

Caro Lettore,
ci siamo: la lunga estate dell’Antico Teatro Stabile del Meriggio è cominciata. Che fai i prossimi fine settimana?
Nell’attesa d’incontrarci sabato 4 e 11 agosto in quell’atmosfera che sa d’ossigeno e spensieratezza t’invito a leggere, ingrandendo l'immagine con un click, quanto ha scritto Giorgio Grassi su “La Nazione” di ieri, domenica 8 luglio.
A presto!

P.S.
Tanto che ci sono, ispirato da Giorgio Grassi e dal suo riferirsi a ragione alla rassegna “Orientoccidente”, metto qui sotto il programma - inizia domani! -, non si sa mai ti venisse voglia di partecipare!

mercoledì 4 luglio 2012

Sorprese dall’OMA


Caro Lettore,
ti presento una parte dell’Orchestra Multietnica di Arezzo in prova nello spazio all’aperto che ci ospita. Stiamo preparando per noi e per te una sorpresa inaspettata. Lasciamo che la curiosità prenda il sopravvento ed intanto segnati la data: 5 agosto a Cortona (AR) - ma intanto ricordati che il prossimo sabato 14 luglio potrai venirci ad ascoltare alle 19:30 sul Main Stage di Arezzo Wave, presso lo Stadio Comunale di Arezzo.
Qualcosa in più sulla sorpresa per stuzzicare la tua digitazione in cerca di informazioni? Sì, qualcosa posso dirti. Dopo le collaborazioni, preziosissime, con Stefano Cisco Bellotti, Raiz e Moni Ovadia, ci stiamo abbottonando la camicia buona per incontrare un nuovo ospite che ci condurrà in territori finora inesplorati ma che tanto hanno rivestito la nostra storia e vita e immaginazione emotiva. Di chi si tratta? Cosa ti ricorda la signora bionda dei ciliegi? Una giardiniera? Una fioraia? Una coltivatrice diretta che fa pubblicità a una tinta per capelli? Pensaci su… tra qualche giorno ti farò sapere a chi stringeremo le mani!

lunedì 2 luglio 2012

Ritrovarsi con Cisco

Caro Lettore,
evaporate le lacrime dei multimilionari del pallone lascia che ti racconti l’ultimo grandioso appuntamento dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Nella pineta della Cecinella, a Cecina (LI), sabato 30 giugno abbiamo aperto le danze del XVIII Meeting Internazionale Antirazzista promosso da Arci. E quando dico “danze” non dico tanto per dire… Sul palco bolliva l’onda, l’onda granda firmata Cisco, e il pubblico la cavalcava insieme a noi. Battiti di mani, battiti di piedi, voci che cantano: ecco un modo tumultuoso e felice per cercare di spostare l’asse del mondo verso una rinnovata “generazione diritti”.
Che gran peccato dover scendere dal palcoscenico e spengere gli amplificatori! Cisco sa esaltare in maniera autentica non solo l’inusuale timbrica proposta dell’Orchestra Multietnica di Arezzo ma anche e soprattutto la sua innegabile spinta all’esaltazione ritmica, alla danza popolare e liberatoria, dovuta alle tante anime che la compongono e all’estro giullar-satiresco del proprio direttore/arrangiatore, Enrico Fink. Ed il pubblico lo vede e lo sente.
Grazie, Cisco, per questa rinnovata occasione d’incontro e grazie a te, Lettore, felice tra il pubblico un po’ di mare e un po’ di terra che sabato ci ha ricordato per quale idea lottiamo e sudiamo su questo mondo (lottiamo… ma anche sudiamo… e anche parecchio… specie in questi tempi torridi... e non solo per via del meteo!).

giovedì 28 giugno 2012

Curiosità tra storia e clarinetto


Caro Lettore,
ho il piacere di mostrarti un’immagine ritrovata scartabellando tra i libri della musica. Il libro in questione è l’arcinoto metodo per clarinetto Lefèvre, Vol. 1. La scrittura è quella del mio primo maestro di clarinetto, il Prof. Flavio Mearelli, con il quale ho avuto il piacere di lasciare il porto della scuola elementare per solcare le onde del mare musicale.
L’immagine mi ha incuriosito (ed emozionato) per vari motivi.
Prima curiosità: il costo delle ance. Brillava in cielo, presumibilmente, il sole dell’anno scolastico 1981-82 e un pacchetto Vandoren contenente 10 ance per clarinetto in sib non impacchettate singolarmente e non protette - non era difficile trovarne almeno una rotta a confezione - costava lire 8.200, attuali euro 4,23. Oggi su internet, con lo sconto, 10 ance si trovano a euro 20,20 (aumentate, se non erro, oltre il 400% in 30 anni).
Seconda curiosità: il costo del libro. Il Vol. 1 del metodo Lefèvre costava lire 4.200, attuali euro 2,17. Oggi il Vol. 1 s’acquista intorno ai 10 euro (ancora un incremento superiore al 400%) ma è un metodo che dire superato è dire poco. Vanno di moda metodi più accattivanti e disponibili, magari con cd annesso, e si fa presto a raggiungere se non superare anche i 20 euro di spesa (con un incremento dell’800% sul costo di un metodo).
Terza curiosità: perché i costi sono annotati nel libro di studio? Perché il Prof. Mearelli, venendo incontro ai suoi studenti, usava acquistare in proprio libri e ance facendosi poi restituire quanto dovuto. Fece lo stesso con il clarinetto presentandosi nel nostro primo incontro di classe con le custodie, i clarinetti Buffet Crampon e gli scontrini (se non ricordo male fu un costo intorno alle 400.000 lire - attuali 206 euro e spicci…). Soldi ben spesi: quel clarinetto, d’ebano, s’è un po’ ingrigito ma funziona ancora!
Quarta curiosità: cosa racconta il numero 250 (sottolineato!) posto sopra il passaggio legato sib (terzo rigo) - re (quinto rigo)? Un compito a casa: il numero delle volte che avrei dovuto ripetere il passaggio sib-re (fastidioso per l’utilizzo del portavoce) per la lezione successiva.
Che dici… l’ho fatto?
Un abbraccio affettuoso al Prof. Flavio Mearelli che… non me l’ha mai domandato.

mercoledì 27 giugno 2012

XVIII Edizione del MIA - Meeting Internazionale Antirazzista

Caro Lettore,
diamoci appuntamento sul mare di Cecina (LI)! Sabato 30 giugno, rinnovando la splendida collaborazione con Cisco, l’Orchestra Multietnica di Arezzo apre la XVIII Edizione del Meeting Internazionale Antirazzista. Tema di quest’anno i diritti delle nuove generazioni, di chi, nato in Italia o cresciuto nel nostro paese, non trova comunque nell’armadio i panni che lo dovrebbero rivestire coi basilari diritti di cittadinanza. Eppure a cucirli è lui stesso coi propri giorni e studi e lavori e desideri.
Ad attenderti nei giorni del Meeting, insieme a noi dell’OMA e a Cisco, altri ospiti importanti: The Zen Circus, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori), I Matti delle Giuncaie, Ascanio Celestini, Dario Vergassola e Carlo Monni. Per non dire delle altre attività in programma. Metti il MIA in agenda e… porta la tenda!!!


venerdì 22 giugno 2012

L’Antico Teatro Stabile del Meriggio

Caro Lettore,
dall’8 al 12 agosto ci attende una fresca estate in Pratomagno, presso l’Antico Teatro Stabile del Meriggio. Freschi fine settimana di teatro, musica, gioco e venticello, di prato e di riposo, per intenditori del dolce ozio e per famiglie con figli desiderosi di darsi daffare non solo coi piedi e non solo coi calci ai palloni.
Grazie all’opera di un cultore del fare arte come Arlo Bigazzi, e di tanti altri protagonisti - vedi immagine -, apre un nuovo inedito spazio per laboratori-spettacolo popolato d’artisti d’eccezione quali Mino Cavallo, Ruben Chaviano, Filippo Pedol, Vittorio Catalano, Anna Granata, Gianluca Masala, Enrico Fink, Marna Fumarola, Lorenzo Rossi, Elisa Pieschi, Barbara Eramo, Stefano Saletti, Elena Terenzi, Piero Cherici, Giulia Lorimer e tanti altri ancora tra i quali io stesso.
Più avanti il programma completo con i rispettivi appuntamenti. Per ora valga il motto: l’importante è partecipare!


mercoledì 20 giugno 2012

Il Calciodado

Caro Lettore,
in questi 3 giorni d’afa in barattolo, appiccicosa al pari della marmellata, mi sono dovuto sorbire 3 ore di fila. Ti risparmio il dove il come e il perché ma sappi che sono state ore proficue. Un po’ spinto da quanto non credevo accadesse e da quanto è accaduto all’europeo di calcio ne ho infatti approfittato per inventare il Calciodado. Ci facciamo una partita?
Trovi le indicazioni per giocare al Calciodado nel relativo articolo or ora pubblicato su www.arezzonotizie.it all’interno della sezione che ho l’onore di curare, Sottoidiciotto: Il Calciodado.
Mi raccomando: serve un dado!


lunedì 18 giugno 2012

La mimosa rosa

Caro Lettore,
ieri, come sai, ci siamo esibiti con l’Orchestra Multietnica di Arezzo alla Festa dei Colori di San Mauro Pascoli (FC). Per un rapido occhio a quel che è accaduto t’invito a visitare il relativo album (seguendo il link). Se invece non sei ancora stato a San Mauro Pascoli sappi che si nomina Pascoli per una buona ragione: vi è nato un poeta che ha fatto un po’ della nostra storia culturale e scolastica… Giovanni Pascoli.
Lasciando alle ricerca attraverso le fonti multimediali e cartacee la tua scoperta o riscoperta dell’opera dell’autore romagnolo, non posso esimermi dal postare su questo spazio la “mimosa rosa”, una tra le piante più curiose del giardino di casa Pascoli, fiorita proprio in questi giorni e in tono con una festa dedicata ai colori e alle culture… anche la mimosa rosa compie difatti lunghi viaggi.


Ad accompagnarla, naturalmente, il breve componimento di Giovanni Pascoli che la descrive (da Romagna):

Già m’accoglieva in quelle ore bruciate
Sotto ombrello di trine una mimosa,
che fioria la mia casa ai dì d’estate
co’ suoi pennacchi di color di rosa.

sabato 16 giugno 2012

Curiosità da Termoli

Caro Lettore,
come sai, pochi giorni fa, per saltare sulle Isole Tremiti ho dovuto spiccare il balzo dal porto di Termoli. Tengo ad aggiornarti su un paio di novità.
La frittura.
La frittura, all’Hotel Giorgione di Termoli (consigliato anche per la socievolezza, la cultura e la conoscenza del territorio del suo giovane gestore), viene fatta su una rete di… spaghetti! Sì, spaghetti (vedi immagine), fritti e da mangiare (o usare a mo’ di stecchini, secondo la bisogna).


Pare che la rete di spaghetti consenta innanzitutto alla frittura di stare, appunto, in rete. Di non spampanarsi, dunque. Quindi, e soprattutto, di permettere al fritto di rimanere sopraelevato rispetto al piatto, consentendo all’olio superfluo di scivolare via e adagiarsi sul fondo senza ammorbidire il fritto. Risultato? Un fritto stra-croccante. Non è stra-ordinario?

Le panchine.
Sarà consueto ormai in varie località ma questa è la mia prima volta. Sul belvedere del centro storico di Termoli - quello interno al castello, per intendersi - le panchine sono realizzate in modo da consentire la seduta sulla… spalliera, per mezzo di appositi piedini. C’è dunque chi siede al modo consueto e chi sulla spalliera, dando le spalle al primo. Seduta comoda che, tra l’altro, essendo rialzata, permette anche un’ottima veduta. L’idea mi par accondiscendere a molte richieste e venire incontro a più generazioni. Consiglio d’installarne in un numero di parchi sufficiente per apprezzarle al meglio.


Concludo e ti lascio andare a cena con un indovinello. Qual è la differenza tra le due immagini qui sotto proposte?


Che ora è orata. Ora è andata.
Buon appetito!