lunedì 27 giugno 2011

La Valle dei Voli

Caro Lettore,
la chiamano “Valle dell’Inferno” ma degli anni in cui la navigazione sull’Arno la rendeva ‘infernale’ questa valle non ha più nulla. Una diga e una Riserva Naturale l’hanno resa saggia e benevola tanto che oggi, dovessi chiamarla, non potrei che darle un nuovo nome: “Valle dei Voli”. Voli d’aironi. Di falchi. Di pesci gatto. Di pensieri. Di riflessi. Voli degli occhi e dell’immaginazione.
Gli scatti sono solo ciò che gli occhi hanno osservato. Quegli occhi che ci hanno osservato.
Fatti questo giro! Contatta Samuele e Alessandro, gli amici di Alcedo Ambiente e Territorio. E portati i figli e un cappello oltre allo zoom. Vale un viaggio!


Mi dispiace per Erika Giachi, membro prezioso del team Alcedo, ma ieri mi sono dimenticato di fotografarla. Mi consolo con il pensiero che potrebbe anche esser lieta - e probabilmente lo è - di non comparire oggi in un simile scatto…
Grazie per il pomeriggio, l’impegno e la pazienza!

venerdì 24 giugno 2011

La vena dei ricordi

Caro Lettore,
è andata così: oggi sono in vena di ricordi. Passeggio sul prato della memoria e la voglia di riportare qualche fiore a casa è tanta. Ho colto il crisantemo del diploma e la margherita della scuola media. Pensavo potesse bastare. Finché ho visto la rosa del Liceo Musicale di Arezzo o Quinquennio Sperimentale ad Indirizzo Musicale. Come non strapparne almeno un petalo?
Il documento che ti presento è sensazionale e l’ho avuto per pura fortuna. Merito di uno zio lettore che la mattina del 14 maggio 1997 chiama e fa: «Guarda che oggi sei su La Nazione!». “E che ci faccio?” penso io, quasi preoccupato, e mi precipito a comprare il giornale. Ma sì! Sono in prima pagina in uno scatto realizzato durante gli orali della mia maturità avvenuta ormai nel lontano 1989. L’articolo parlava di maturità e quella era una foto tratta dal loro repertorio (quante volte l’avranno riutilizzata? Mai saputo…)! Incredibile! Il tutto perché la mia, come quella dei miei 12 compagni/reduci di classe, non è stata una maturità come tante ma la prima di un Liceo Classico ad Indirizzo Musicale in Italia. E a quell’indirizzo abitava: esame su tutte le materie (gli unici all’epoca), tesina, composizione del corale, prova strumentale (esame del 5° anno per il clarinetto)… mica poco! Tant’è che al mio orale si presentò il cronista de La Nazione, con foto e intervista. Ma pubblicare quella pagina lì sarebbe stato troppo facile. Questa, invece, rasenta il miracolo!
Con il docente barbuto m’intrattenni sulla tesina (Schubert) e sulla storia della musica. La mia giacca di lino era una vecchia giacca di mio padre. Gli occhiali, a goccia, sfumavano sul marrone. I capelli erano ancora neri. Fine!


Venti anni fa...


Caro Lettore,
dedicherò un’ora di questa mattina alla memoria. Ti va di perder tempo insieme a me?
L’occasione merita: venti anni fa mi diplomavo in clarinetto! Venti anni… ma non ci avrei perso tempo e non ci avrei nemmeno pensato se ieri sera non mi avessero ricordato che oggi è il patrono di Firenze e la città fa festa. Ieri sera, associando l’1 che accompagna il 2011 al 1991, ho compiuto anche un piccolo errore e nella fretta ho detto: sono passati 10 anni. Ma quali 10! Sono 20! Le scuse sono dunque necessarie. Scuse con un ricordo che se non pubblicherò qui quando mai troverà casa?
Che triste giornata quel San Giovanni di venti anni fa. Sembrava una porta che si aprisse e invece era una finestra che sbatteva. L’uscita era dietro e avrebbe dato in un vicolo lungo oltre un anno (non voglio lasciarti immaginare troppo: mi riferisco alla leva militare, a quel tempo ancora obbligatoria) e poi in tutta un’altra strada.
Di quel lungo giorno e delle sue prove ricordo un gran fastidio e un ritorno a casa sconcertante: solo qualche "bravo" dalla famiglia più stretta e via, avanti! Che differenza con la laurea: emozioni, regali, telefonate… Ma sì, sapevano già tutti che quel foglio di carta con scritto “Diploma di clarinetto” - che tra l’altro ho ritirato solo pochi anni fa… per sfizio! - sarebbe servito solo ad abbellire un muro!
Ma torniamo al 1991! Voglio farti leggere nomi e testi di quel finale d’anno, l’ultimo come clarinettista al Conservatorio Statale di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze. Nomi di quei compagni di viaggio - che vi è successo? - e testi delle prove di fine anno. Non serve a molto, lo so, ma fa venire un brivido, almeno a me. E la mattinata, dunque, è servita a qualcosa.
Pronto… accendi una candelina e leggi…
La scuola di clarinetto del M° Riccardo Benelli:


La scuola di musica d’insieme per fiati del più grande di tutti: il M° Guido Corti (se leggi: devi ancora restituirmi il rimborso del viaggio a Budrio - benzina e autostrada - del concerto di settembre 1991 che, con un piccolo interesse ventennale, ammonta a circa una stanza di quella tua casetta…) e, sotto, l’orchestra:



Caro Lettore, so di averti annoiato ma non ho finito. Ormai che c’ho perso tempo e la mattina è già all’ora del caffè non voglio dimenticarmi di buttare in rete anche un altro ricordo clarinettistico (prima la porta che si chiude e poi quella che s’apre… o no?): il primo foglio di concerto da clarinettista che m’è venuto voglia di conservare. Perdonami ma se non lo metto qui dove lo metto? Sì, il post è lungo, e tu avrai già smesso di leggere, ma quando mai ricapiterà di tenere a mente nel giorno giusto un anniversario così stimolante?

Correva il giorno 29 del mese di maggio dell’anno 1984, la Scuola Media “Cesalpino” sfoggiava un foglio verde compilato da un segretario con una macchina da scrivere - altri tempi! - e questi erano i miei compagni di viaggio del Terzo Anno del Corso Sperimentale ad Indirizzo Musicale. Le sottolineature sono dell'epoca... originali! Che belli che siete! Sto finendo quasi con le lacrime agli occhi. Ti saluto qui.

(Ma che bello l'Ottetto di Stravinskij!)





giovedì 23 giugno 2011

L'Ercole affaticato


Caro Lettore,
ti ricorda qualcosa l’immagine sopra? Era la mia vecchia home nel pieno del suo splendore. Straordinaria! L’ho molto amata… ma l’ho dovuta seppellire. Non ce la faceva più. Lo sviluppo dell’html l’aveva divorata. L’aveva consumata di quel male interiore che solo i codici sanno concedere, grave, mortale, invisibile agli occhi.
Oggi, finalmente, posso celebrare in pompa magna il suo funerale con la rinascita in una nuova piattaforma. Ho ondeggiato tra codici e database. Mysql, il cugino di Bysqhero, mi ha tiranneggiato dandomi pacche sulle spalle e calci sul sedere. Con lui e i suoi proliferanti portaborse ho architettato 3 anni di blog, svicolando tra spam e massaggi inquieti. L’ho sopportato fin che ho potuto. Oggi ho detto basta.
Già questo blog è stato l’esperimento delle buone nuove. Felicità di scrivere senza compromettersi con l’alfabeto dell’infelicità informatica. Era tempo di lanciarsi nel futuro e nelle relazioni. Eccoti allora, in anteprima - è andata on line pochi minuti fa - la mia nuova interfaccia. Gianni Micheli - Performer. Tra poco troverà casa nel suo dominio, il dominio dell’irrefrenabile.
Buona lettura!

martedì 21 giugno 2011

L'estate


Sarà l'estate
a darti pace?

L’ora di Tuk… ultimo giorno eppure il primo

Caro Lettore,
domenica 26 giugno è l’ultimo appuntamento de L’ora di Tuk edizione 2011 (terza edizione).
Con la scadenza del nuovo contratto, sarà per le belle giornate, sarà perché son fatto così, ho sentito il bisogno di regalare qualcosa di nuovo a quest’evento. Qualcosa di più oltre alle tante mie economie che già lo inseguono perdendosi (ma di questo è meglio non tener conto né far conto con altri ché non darebbero ascolto).
Gli ho regalato un sito nuovo! Sì, lo so, l’edizione 2011 ancora non è finita ma oggi era il giorno buono - e un giorno mi c’è voluto!
Cercalo, se ci riesci (vediamo quanto sono potenti questi odierni motori di ricerca). Comparalo col vecchio. Con un solo avvertimento: lunedì riformulerò l’indirizzamento e il vecchio scomparirà nel mio computer. Hai tempo 6 giorni… datti da fare! E vieni domenica con la famiglia a vedere “Dello squalo non si butta via niente” del Teatro del Cerchio di Parma. È perfino gratis… di questi tempi! 


lunedì 20 giugno 2011

Foto dai concerti

Caro Lettore,
se vuoi dare un occhio alle ultime due giornate di concerti ti invito a sfogliare gli album dedicati seguendo il link che ti farà entrare nella mia casa virtuale su Picasa (per ora ho scelto questa, in futuro vedrò). Sabato eravamo a Viterbo con l’Orchestra Multietnica di Arezzo. Ieri ad Arezzo con la Moltimondi Peace Ensemble. Entrambe le formazioni sono dirette da Enrico Fink.
Sabato è stata una bella giornata. Merito della cornice del Palazzo dei Priori di Viterbo che può rendere straordinario qualsiasi evento. Merito di chi sa dargli l’estasi di un cuore (l’estasi-arci). Ma noi ci abbiamo messo del nostro con quanto ci è stato dato di poter fare. E dire che eravamo partiti al rallentatore: ritardi, inconvenienti, soste improvvise, controlli. Da Arezzo a Viterbo non ci siamo fatti mancare quasi niente in limitazioni, compreso il grande Massimiliano Dragoni, il nostro pilastro percussivo, perduto in aeroporto a combattere con i ritardi dei voli, dei treni e delle valigie. E riconquistato solo domenica pomeriggio.
Tanto il sole di sabato - era l’estate che faceva capolino - quanto l’umido di ieri sera nel parco di Villa Severi, ad Arezzo. Per nostra fortuna le foto, in particolare quelle digitali, non si fanno impressionare dall’umidità ma ne abbiamo vista e sentita a scale di ottave. E chi le suonava? Zanzare a cucchiaiate, già carnivore. Tant’è che, si può dire, umidità e zanzare sono state parti fondamentali del pubblico, tra il pubblico, in alcune parti del prato il pubblico stesso. Ma chi si scoraggia è perduto. Buone foto!

Dimenticavo... per dir che c'ero...



sabato 18 giugno 2011

Musica di giugno!

Caro Lettore,
è un fine settimana coi fiocchi quello che ci aspetta. Fiocchi al leggio! Stasera a Viterbo per la XIII Edizione di “Estasiarci”, Giornata Mondiale del Rifugiato. Sul palco, alle 21.30, l’OMA (Orchestra Multietnica di Arezzo) diretta da Enrico Fink. Sempre con Enrico Fink ma con la Moltimondi Peace Ensemble ritrovo invece domani alle 21.30 ad Arezzo, a Villa Severi, in occasione della giornata sul tema della cittadinanza attiva dal titolo “Volontariato: Trovo Spazio”. Il buffet è accluso per gli affamati e… per gli invitati!

martedì 14 giugno 2011

Un Nero Profumo nell'aria...

Caro Lettore,
c’è un Nero Profumo nell’aria, non senti? È il sito del progetto “Nero Profumo” legato allo spettacolo sulla memoria italiana del caffè di cui un po’ ti ho già parlato.
L’abbiamo messo su e stiamo cercando di svilupparlo. Con calma. Con pazienza. Con passione.
Ti terrò aggiornato sugli sviluppi. Quando puoi dacci un occhio… www.neroprofumo.com.


lunedì 6 giugno 2011

L'ora di Tuk

Caro Lettore,
che acqua, ieri, per l’inaugurazione della terza edizione de “L’ora di Tuk”. È vero, in scena c’ero io con “Il giallo delle bolle”, un giallo teatrale dedicato all’acqua… ma che c’entrava tutta quella pioggia? Fino all’ultimo c’è stato il rischio di non farne nulla e molte famiglie e piccoli spettatori si sono persi. E soprattutto s’è persa la possibilità di rappresentare “Il giallo delle bolle” fuori, sull’erba fresca, ad un passo dall’Arno e dal famoso ponte della Gioconda di Leonardo Da Vinci, quello di Ponte Buriano. Ma comunque lo spettacolo s’è fatto. I coraggiosi ci sono stati ed io, personalmente, li ho molto apprezzati. Che non siano poche gocce d’acqua a trattenere in casa, davanti alla televisione, gli appassionati del teatro ragazzi, ora poi che, con le borse delle amministrazioni tirate, ce n’è tanto poco!
Grazie! M’inchino alla vostra energia e al rispetto che mostrate per questo lavoro soggetto alle intemperie (e al mal di schiena)! E vi regalo alcuni scatti per ricordare da cosa ci siamo lasciati appassionare.
Ma tu, Lettore, c’eri o ti sei lasciato vincere dalla pigrizia? Goditi le foto, almeno, in gran letizia!